Affitto

Cercare casa con i social network

Cercare casa con i social network

“Se sai di qualche casa, fammi sapere”. La richiesta, del tutto fumosa, è una di quelle frasi che tutti abbiamo detto o sentito dire. Un tempo la si diceva agli amici più prossimi, puntando sul passaparola e sulla fiducia verso la teoria dei gradi di separazione. Da quando il passaparola più efficace si chiama Facebook, è sempre più frequente veder spuntare sulla propria bacheca la disperata richiesta di qualcuno alla ricerca di casa, oppure andare in cerca di gruppi pieni di foto inondate di luce o di qualche filtro a effetto per ottenere annunci più mirati e in tempo reale. È senza dubbio un salto notevole, utile per riuscire a fare rete di fronte a un problema assolutamente comune come cercare casa/trovare un inquilino. Ma fino a che punto è una comoda scorciatoia?

PRO

Tempo: i social sono al momento la forma più diretta di comunicazione online. Attraverso amici, gruppi e condivisioni si è costantemente nel flusso di informazioni e aggiornamenti relativi alle ultime offerte e si può rispondere in tempo reale ai potenziali interessati, velocizzando l’intero processo.

Profili: attraverso i social si accede a un certo tipo di informazioni in merito ai futuri inquilini. Raccomandazioni preziose che ci danno una prima proiezione sulla futura convivenza e sulla casa che potrà essere.

Supporto: I social sanno essere un’ottima integrazione alla ricerca standard su sito, soprattutto se si riescono a trovare gruppi ordinati con delle precise specificità, come la ricerca per categorie professionali o per città (su uniaffitti.it, quattro quelli già attivi: per Siena, Firenze, Roma e Milano).

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CONTRO

Flusso: La necessità di stare sempre connessi allo stream per non perdersi le offerte migliori rischia paradossalmente di far perdere più tempo di quello speso a spulciare sui siti. Oltre al possibile ingolfamento con la concorrenza degli altri utenti, i social, si sa, richiedono un’attenzione costante e una prontezza di riflessi che non tutti possono permettersi a ciclo continuo. Senza considerare che più le esigenze sono alte e più il tempo ipotetico di attesa di un’offerta adeguata si dilaterà a dismisura.

Struttura: I social network sono nati per connettere amici e relazioni, non per trovare case in affitto. La loro architettura flessibile è senza dubbio ciò che ne ha decretato il successo, ma è evidente che la vocazione alla genericità comporta la perdita di molte sfumature. Le informazioni e i profili utente dei siti di affitto fungono in questo senso da archivio per dare un principio d’ordine e una schematizzazione all’immenso calderone di dati accessibili.

Dispersione: Sui social non si dispone di filtri di ricerca, di mappe che danno un’idea chiara dell’offerta abitativa di una città o di strumenti che consentano di salvare le ricerche. Come nelle relazioni della vita vera, contano più che altro la prontezza comunicativa e una buona dose di fortuna.

Insomma, se è vero che ormai i social network sono adatti a tutto, anche a cercar casa, la loro natura veloce, agevole e sintetica si sposa bene con un tipo di ricerca neutra e impellente, che necessita di tempi rapidi ma concentrati: un appoggio temporaneo, un trasloco improvviso, una fase di transito. Per tutto il resto i siti dedicati, con i loro strumenti e servizi per ricerche più mirate ed esigenti, adatte a chi quando dice “cerco casa” non intende solo un alloggio e un tetto sopra la testa, ma una sensazione di familiarità, sono probabilmente la scelta migliore.

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